Quando ‘Abdu’l-Bahá, che significa “Servo di Dio”, aveva otto anni, suo padre, Bahá’u’lláh, fu gettato in un’orribile prigione a Teheran, in Iran, chiamata “Pozzo Nero”, semplicemente perché affermava che è venuto il momento di riconoscere che tutti gli esseri umani formano un unica famiglia; è arrivato il tempo di costruire un mondo unito che abbracci le diversità dei suoi popoli.

Mentre Bahá’u’lláh era in prigione, tutti i suoi beni furono saccheggiati e confiscati. La famiglia temeva per la sua sicurezza e lottava per trovare abbastanza cibo da mangiare. Dopo che Bahá’u’lláh fu rilasciato, fu esiliato dall’Iran. La sua famiglia fece un lungo e pericoloso viaggio verso Baghdad, in Iraq, attraversando le montagne ghiacciate.

Da quel momento in poi, ‘Abdu’l-Bahá visse in esilio o in carcere in Iraq, Turchia e Israele e  si dedicò a condividere con tutti i Suoi insegnamenti di pace.  .

Nonostante le difficoltà e i viaggi impegnativi, ‘Abdu’l-Bahá si è completamente dedicato ad aiutare gli altri. Quando i suoi compagni si ammalarono gravemente, passò lunghe ore ad assisterli e curarli. Ad Akká, in Israele, quando le condizioni dell’esilio si allentarono, andò in città per aiutare i poveri. Era amato da tutti per la Sua saggezza e amore incondizionato.

‘Abdu’l-Bahá fu prigioniero in’ Akká per circa 40 anni. Nel 1908, fu finalmente liberato. Alcuni anni dopo, all’età di 67 anni, anche se in condizioni di salute precarie, fece viaggi storici in Egitto, Europa e Nord America. Ha tenuto centinaia di discorsi, esortando tutti a porre fine al pregiudizio, a trattare le persone di tutte le religioni come amici e a costruire la pace.

Oggi, migliaia di persone in tutto il  mondo sono ispirate dall’esempio di ‘Abdu’l-Bahá.

Disse:

Fate che il vostro cuore sia pieno di amorevole gentilezza per tutti quelli che incontrate sul vostro cammino.
.

La sua vita dedicata al servizio verso il prossimo è un esempio di gentilezza e amore. Ha vissuto in Medio Oriente e ha viaggiato in occidente portando un messaggio di pace e unità nella diversità.

Verso la fine del 1898 molte persone iniziarono a recarsi ad ‘Akká  per incontrare `Abdu’l-Bahá, la cui fama iniziava a diffondersi anche in occidente.

Fra le personalità con cui ebbe frequenti contatti ci furono May Ellis Bolle, l’inglese Thomas Breakwell, gli statunitensi Herbert Hopper e Laura Clifford Barney, il francese Hippolyte Dreyfus, e tanti altri. Laura Clifford Barney scrisse il libro Some Answered Questions basato sulle risposte alle domande che nel corso degli anni aveva posto ad `Abdu’l-Bahá.

Dall’agosto al dicembre 1911, `Abdu’l-Bahá visitò Londra, Bristol e Parigi per sostenere le comunità bahá’í che vi si erano formate e per diffondere gli insegnamenti del padre, Bahá’u’lláh.

Negli anni successivi intraprese un più ampio viaggio negli USA e nel Canada sempre per diffondere e sostenere la causa dell’unità: arrivò a New York l’11 aprile 1912

Negli Stati Uniti visitò, oltre New York, Chicago, Cleveland, Pittsburgh, Washington, Boston e Filadelfia. Nell’agosto dello stesso anno si recò nel New Hampshire, nel Maine, a Montréal in Canada, quindi a Minneapolis, San Francisco, Stanford, e a Los Angeles per poi rientrare a Haifa verso la fine di ottobre. Il 5 dicembre 1912 ripartì per l’Europa.

In Europa visitò Londra, Parigi, dove soggiornò due mesi, Stoccarda, Budapest e Vienna, per poi, il 12 giugno 1913, recarsi inEgitto, dove rimase sei mesi prima di ritornare a Haifa.

`Abdu’l-Bahá ha scritto più di 27.000 opere e di esse solo una piccola parte è stata tradotta.

Le sue opere possono essere suddivise in due gruppi: i suoi scritti e le trascrizioni delle sue lezioni e dei suoi discorsi effettuate da altri.